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Pizzi per la Liturgia

Da sempre il lavoro a chiacchierino, almeno qui dalle mie parti, è associato al sacro. La mia mamma, quando mi insegnò 45 anni fa, per prima cosa mi fece vedere le tovaglie d'altare e dei corporali. In più di 30 anni ho realizzato numerosi servizi per l'altare, tovaglie camici e cotte. 
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Questo è il servizio per l'altare che ho
Don Battista a fine giugno andrà a Ngozi
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Il primo camice che ho fatto è stato per il Vescovo Luciano, per la dedicazione della nostra chiesa Maria Regina della Pace a Zanano, nel 2010.
Poi l'hanno avuto don Cesare, don Matteo, don Luca, don Sandro.... 

Queste Animette (palle) adesso sono in Africa... don Battista le ha portate in regalo all'ordinazione di alcuni "suoi" seminaristi... 

Fare un lavoro sacro "cambia il respiro"
il camice di don Alessandro
pizzo del camice di don Cesare
Completo per Adriana, lo userà don Rossa

Mi piace pensare, mentre lavoro e faccio centinaia e centinaia di nodi, che ogni piccolo nodo che forma questi lavori sia la sillaba di una preghiera per il destinatario e per la sua comunità.... e veramente pregare in questo modo, con i fili e le dita, cambia veramente respiro e prospettiva.... 

La preghiera per i "miei" seminaristi...

Ogni anno abbiamo avuto la grazia di avere un seminarista a qui da noi, ognuno , dopo un anno di servizio, ha il "suo" servizio per l'altare, che ha usato (o userà) dopo l'ordinazione... 

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Servizi per l'altare ne ho fatti a decine... tanto che alcuni davvero non so che fine abbiano fatto... mia mamma mi prendeva il lino e diceva di farne uno per S. Emiliano, il santuario caro ai saretini... poi andava in Romania e lo regalava là, o lo regalava al primo prete di passaggio... tanto che s. Emiliano il "suo" servizio ancora non ce l'ha... 
un ricordo di Sarezzo per don Michele.jp
L'amitto x Nigro Giovanni con la piccola
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